Ven. Mag 3rd, 2024

Il bridge gioco di carte per due coppie di giocatori tra i più giocati e famosi al mondo, tanto da godere di dizionari ed enciclopedie a sé stanti.

Il bridge si gioca con un mazzo da 52 carte, si compone di due fasi: la dichiarazione o licitazione e il gioco vero e proprio, detto “gioco della carta”.

Il bridge come gioco di carte “a prese”

Essenzialmente un gioco di carte “a prese”, e il Bridge non fa’ eccezione, consiste nel calare sul tavolo una carta da parte di ogni giocatore e nel “prendere” o appropriarsi di tutte le carte calate da parte di quell’unico giocatore che ha giocato la carta più alta (il cui valore può dipendere dal seme dichiarato prima della presa o dal valore intrinseco della carta rispetto alle altre giocate nella stessa presa).

Bridge Regole per il gioco della carta e la licitazione

Lo scopo della dichiarazione nel gioco del bridge è di giungere, per successivi rilanci, a un “contratto” che impegna la coppia vincitrice della licitazione a raggiungere un determinato numero di prese con o senza atout.
Il gioco della carta è basato su un meccanismo di risposta “a seme”. Il bridge ha la particolarità di avere, cosa rara tra i giochi di carte a quattro, un morto. Chi si aggiudica la licitazione, infatti, gioca anche con le carte, scoperte del compagno che esce (e di solito gira intorno al tavolo osservando il gioco di tutti 🙂 ) dal gioco.

Facciamo un po’ di chiarezza ponendo in termini più semplici la definizione canonica del gioco del bridge appena esposta.
Nel gioco del bridge i 4 giocatori, studiate le carte presenti nella propria mano, enunciano ( a partire da chi fa’ le carte) a voce alta il numero di prese che faranno nel gioco (ovvero che scommettono/promettono di fare nel gioco) ed il seme/atout/briscola di quelle prese o l’assenza di seme/atout/briscola.

Bridge gioco nella sua struttura di base

1. scelto il mazziere, questo distribuisce 13 carte a testa in senso orario;
2. quindi è lo stesso mazziere a iniziare la fase delle dichiarazioni, proponendo quante prese intende fare e con quale atout.
3. Tutte le dichiarazioni devono prevedere più di sei prese come minimo, così che dicendo “un cuori”, ci si propone di realizzare sette prese (6+1) con cuori come atout.
4. Il vicino di sinistra, e poi gli altri in senso orario, può quindi passare o rilanciare: suggerendo un seme più nobile secondo l’ordine picche, cuori, quadri, fiori; proponendo di fare a meno dell’atout (“senza atout”, in sigla SA o NT, “no trump“); aumentando il numero di prese della scommessa.

Piccolo e grande slam

Le massime dichiarazioni (che sono in realtà scommesse sul numero di prese che si effettueranno) sono il piccolo slam (che corrisponde alla promessa di fare 12 prese su 13). Il grande slam o cappotto corrisponde alla promessa di fare tutte le 13 prese.

La fase di dichiarazione è importante anche per far capire al proprio compagno che gioco si ha in mano. Per far questo si possono forzare i rilanci, per esempio aprendo con una puntata di “2 quadri” a indicare che si è forti in quel colore. Questo tipo di rilanci “forzati” sono detti anche “innaturali” a sottolineare l’intenzione di comunicare qualcosa.

Bridge gioco di comunicazione … in codice

Nel bridge è, tuttavia, proibito comunicare qualcosa di nascosto agli avversari. Questi ultimi sono autorizzati a chiedere spiegazioni su eventuali convenzioni adottate durante la dichiarazione per comunicare il proprio gioco, in maniera che non venga utilizzato alcun “codice segreto”.

Bridge Regole – Contre e surcontre

Durante la dichiarazione, si può rispondere a un rilancio con un contre, una sorta di scommessa sull’impossibilità del mantenimento dell’impegno, che raddoppia i punti fatti a fine mano.
Al contre, il giocatore che ha rilanciato può rispondere con un surcontre, quadruplicando i punti realizzati (in positivo e in negativo) a fine mano.

Contre e surcontre vengono immediatamente vanificati se compare una nuova offerta. Se tutti passano e nessuno fa nemmeno una dichiarazione, la mano viene mandata a monte. Si procede quindi con una nuova distribuzione, con un nuovo mazziere che è il giocatore a sinistra del precedente.

A differenza di altri giochi di licitazione, nell’asta del bridge conviene aggiudicarsi un contratto il più possibile esatto. Il punteggio premierà i contratti rispettati al meglio. Quando tutti passano il contratto è chiuso, con la conseguente assegnazione dell’atout: chi ha chiuso il contratto è il “dichiarante”; apre il gioco il suo vicino di sinistra. Il compagno del dichiarante muore (e diventa Il Morto) posando le proprie carte scoperte sul tavolo, che verranno così gestite dal dichiarante.

Bridge regole – Obbligo di risposta

Nel bridge c’è l’obbligo di risposta: se non si hanno più carte del seme giocato, si può tagliare con un altro seme, e se questo è l’atout più forte in tavola, si può prendere.

Le prese nel gioco del bridge Regole

–> Le carte prendono secondo l’ordine classico, figure e asso sono chiamati collettivamente onori.
Chi effettua una presa apre la presa successiva, calando una nuova carta su cui vige ancora l’obbligo di risposta. Tutto questo fino a esaurire le 13 prese a disposizione.

L’obiettivo nel gioco del bridge Regole

Lo scopo di chi ha vinto la dichiarazione è di rispettare il contratto, facendo le prese dichiarate. Gli altri giocano “in difesa” e sono detti per l’appunto “difensori“. Se la coppia dichiarante rispetta o supera quanto stabilito nel contratto, segna punti in positivo, altrimenti li segnano i difensori.

Il punteggio nel gioco del bridge Regole

Il sistema di punteggio cambia a seconda che ci si trovi in partita libera o in competizione. In una partita libera, bisogna segnare almeno 100 punti partita in due manche, che vengono registrati su un apposito blocchetto (lo score) sotto la riga; lo score prevede nrmalmente due colonne dette “noi” e “loro” (o we e them). Le prese dichiarate e realizzate valgono:

  • 30 punti ciascuna se a picche o a cuori
  • 20 punti ciascuna se a quadri o a fiori (semi minori),
  • 40 punti per la prima presa dichiarata senza,
  • 30 punti per le successive prese senza atout.

Come si vince nel gioco del bridge

Per vincere il gioco in una sola manche si devono quindi dichiarare e realizzare, oltre alle 6 d’obbligo, 3 altre prese senza atout. Oppure si devono dichiarare 4 a cuori o a picche o ancora 5 a fiori o quadri.
Contre e surcontre raddoppiano o quadruplicano il punteggio così ottenuto. Sopra la riga dello score, nella parte superiore, si segnano altri bonus, che non si calcolano tra quelli necessari a vincere il gioco:

  • 30 punti per ogni presa in più rispetto a quelle dichiarate, con dichiarazione a picche o a cuori,
  • 20 punti con quadri o fiori;
  • 50 punti per ogni contratto contrato o surcontrato mantenuto in prima manche e 100 se mantenuto in seconda;
  • 100 punti per ogni presa in più rispetto alle dichiarate per contratti contrati in prima manche (200 per i surcontrati). 200 punti (400 i surcontrati) in seconda;
  • 500 punti per un piccolo slam in prima manche, 750 in seconda;
  • 1000 punti per un grande slam in prima e 1500 in Seconda.

Bridge gioco di contratti Regole

Il mancato raggiungimento del contratto comporta punti in più per gli avversari, registrati sempre nella parte superiore dello score, per ogni mano mancata:
in prima, 50 punti (se contrate, 100 la prima, 200 la seconda e la terza, 300 le successive; se surcontrate, 200 la prima, 400 la seconda e la terza, 600 le successive);

  • in seconda 100 punti ciascuna le non contrate, 200 punti la prima contrata e 300 le successive, 400 la prima surcontrata e 600 le successive.

Chi si aggiudica la vittoria per 2 manche a zero guadagna un premio di 700 punti. Ne guadagna 500 in caso di vittoria per 2 a 1.

Il gioco del bridge nel cinema e nella letteratura

Ma veniamo alla parte più gustosa di questo articolo (più gustosa almeno per chi come noi è un appassionato lettore di Agatha Christie e di Ian Fleming). Analizzeremo due delle più famose partite di Bridge avvenute tra le pagine dei racconti della regina del giallo e del creatore di 007: quella avvenuta nel giallo Carte in tavola e quella avvenuta in Moonraker.

Il grande slam in 007 Moonraker

La smazzata forse più famosa del gioco di partita libera è quella riportata da Ian Fleming nel suo libro “007 – Il grande slam della morte” poi trasposto nel film “Moonraker operazione spazio”.
L’avversario di Bond, il miliardario Drax, bara al bridge servendosi di un portasigarette a specchio che gli permette di vedere le carte degli avversari mentre vengono distribuite. 007 se ne accorge, ma anziché smascherarlo decide di restituirgli pan per focaccia: si prepara in tasca un mazzo di carte identico a quello in gioco ma con una smazzata già distribuita, e al momento opportuno scambia il mazzo e serve questa mano:

BRIDGE

Non è comune vedersi servita una mano così forte come quella di Drax, il quale cade in pieno nella rete di Bond. Il nostro eroe prima gli chiede un supplemento di puntata (che arriva a valere una fortuna), poi gli dichiara un incredibile 7 ♣ da Nord e surcontra sul suo contre! Come si può vedere la mano è imperdibile, e con soli 6 punti onori si mantiene il grande slam: su qualunque attacco basta tagliare per due volte Quadri al morto e da lì muovere atout superando la carta di EST. I passaggi sono sufficienti per togliere tutte le atout e affrancare le Quadri di Nord.

La psicologia nel bridge secondo Agatha Christie

Nel giallo Carte in tavola la Christie fa risolvere il mistero di chi ha ucciso Shaitana, durante un torneo di bridge casalingo, da Hercule Poirot usando come indizio semplicemente i cartoncini segnapunti delle partite di bridge tenutesi la serata dell’omicidio e corroborando le sue speculazioni con osservazioni sul carattere dei giocatori.

La soluzione del giallo arriva dopo svariati capitoli in cui Poirot fa descrivere lo svolgimento della partita (a nostro uso e consumo) a tutti i giocatori, avvalendosi del particolare punto di vista di ognuno di loro.

«Non trovate che siano molto chiarificatori? In fondo, in questo caso di cui ci stiamo occupando, che cosa vogliamo esattamente? Qualche indizio che ci chiarisca il carattere. Ma si tratta di un indizio che non deve servirci a chiarire un solo carattere, bensì addirittura quattro! Ed è proprio qui dove riusciremo a trovarlo con maggiore probabilità, in queste cifre malamente scarabocchiate. Ecco, questa è la prima partita, vedete… una cosa molto semplice, due mani facili facili, che sono finite presto. Cifre piccole, ordinate… un’addizione e una sottrazione precise… è il cartoncino sul quale ha segnato i punti la signorina Meredith. Giocava con la signora Lorrimer. Avevano le carte, e hanno vinto. Questo, il successivo, non è così semplice da consentirci di seguire il gioco perché è stato scritto servendosi del metodo delle cancellature. Tuttavia forse ci dice ugualmente qualcosa sul maggiore Despard… un uomo al quale piace soprattutto, e sempre, sapere, al primo colpo d’occhio, qual è la situazione in cui si trova. Le cifre sono alquanto piccole e piene di energia. Questo è il cartoncino successivo, sul quale ha segnato i punti la signora Lorrimer… giocava con il dottor Roberts… contro gli altri due… una battaglia omerica… le cifre si assommano numerose, al di sopra della linea divisoria, da tutte e due le parti. Il dottore ha fatto una dichiarazione esagerata e, così, sono andati sotto; ma, poiché sono tutti e due giocatori di prim’ordine, è difficile che, in qualsiasi caso, vadano sotto di molto. E se la dichiarazione esagerata del dottor Roberts ha spinto i suoi avversari a controbattere con altre dichiarazioni imprudenti e azzardate, ecco che resta sempre un modo per salvarsi: dichiarare un contro. Vedete… queste cifre indicano che è stato dato il contro, ma chi ha giocato la mano è andato sotto. Una calligrafia singolare, elegante, chiara, decisa. Ecco qui l’ultimo cartoncino… quello della partita non finita. Ho raccolto uno di questi cartoncini per ogni giocatore, in modo da avere sott’occhio un esempio della calligrafia di tutti e quattro; come vedete, qui si tratta di cifre scritte con slancio. Ma non si è andati a un punteggio alto come nelle partite precedenti. Probabilmente perché il dottore stava giocando con la signorina Meredith, che è una giocatrice timida. Fra l’altro, le sue dichiarazioni azzardate l’avranno resa ancora più cauta del solito!

Three-A-Penny: 48 - "Carte in Tavola" ("Cards on the Table", 1936) di Agatha Christie

To be continued!

La definizione del gioco di carte Bridge regole è potenziata dall’ottimo Dizionario dei Giochi di A.Angiolino e B.Sidoti, edito dalla Zanichelli.

#Agatha Christhie, #bridge, #James Bond