Tarocchi marsigliesi

Tarocchi marsigliesi o Tarocchi di Marsiglia regole e storia per un gioco ancora attuale – Un po’ di storia ...

Cominciamo col dire che i tarocchi sono tra le carte da gioco più celebri al mondo. Si distinguono dalle altre carte da gioco perchè oltre ad avere gli usuali 4 semi, hanno anche i trionfi (o arcani maggiori) che sono numerati da 0 a 21 e che variano da mazzo a mazzo.

I tarocchi - I trionfi o gli arcani maggiori

Gli arcani maggiori nei Tarocchi

Nei tarocchi marsigliesi gli arcani maggiori sono:

  1. il Bagatto;
  2. la Papessa;
I tarocchi - La Papessa, l'Imperatrice e l'Imperatore
La Papessa, l’Imperatrice e l’Imperatore
  1. l’Imperatrice;
  2. l’Imperatore;
  3. il Papa;
Tarocchi - Il Papa
Il Papa
  1. l’Innamorato;
  2. il Carro;
  3. la Giustizia;
  4. l’Eremita;
  5. la Ruota della Fortuna;
  6. la Forza;
  7. l’Appeso;
  8. la Morte;
I tarocchi - La Morte
La Morte
  1. la Temperanza;
  2. il Diavolo;
I tarocchi - Il diavolo
Il Diavolo e la Torre
  1. la Torre;
  2. la Stella;
  3. la Luna;
  4. il Sole;
  5. il Giudizio;
  6. il Mondo;
  7. il Matto.

Come si gioca con i Tarocchi

Ai Tarocchi marsigliesi si gioca in coppie, con i giocatori alleati seduti di fronte, quindi una volta formate le coppie si procede in senso antiorario distribuendo le carte finchè ogni giocatore ne ha 15 ed il mazziere 17.


Il mazziere scarta 2 carte a scelta tenendole coperte accanto a lui affinchè venga conteggiato alla fine del gioco,si procede quindi a turno con le dichiarazioni di ognuna delle combinazioni possedute (senza obbligo di farlo) assegnandosi i punti corrispondenti.

Le combinazioni che danno punti

Le combinazioni che danno punti vengono chiamate cricche (carte con valore uguale ma seme diverso) e le sequenze (scale di seme uguale e valori consecutivi), ed ecco qui di seguito alcune combinazioni che danno punti nei Tarocchi.

Dichiarazione

Se si vuole fare una dichiarazione si fa’ subito prima di giocare la propria prima carta e mostrando tutte le carte dichiarate. Ogni giocatore, quindi, cala a turno una carta dello stesso seme di quella calata per prima (se possibile) oppure obbligatoriamente un trionfo: vince chi ha giocato la carta più alta della mano.

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Curiosità e un po’ di storia

I Tarocchi nascono intorno al 1425 a Mantova e sono prodotti per un pubblico aristocratico. Il gioco è volutamente più complesso dei semplici giochi di carte dell’epoca e nel tempo, anche per questa stessa complessità, si sono quasi praticamente estinti salvo in piccole comunità nelle quali non si è mai smesso di giocarli (ad. es. in Piemonte o in Sicilia).

Il gioco dei tarocchi è praticato anche in Europa: in Austria, Boemia, Danimarca, Germania, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Ungheria e soprattutto in Francia dove si è sviluppata una federazione nazionale.

La definizione di Tarocchi marsigliesi è potenziata dall’ottimo Dizionario dei giochi di A.Angiolino e B. Sidoti.

Riguardo ai Tarocchi in generale è solo da un paio di secoli che questi ultimi vengono associati alla cabala e ad altre sciocche tradizioni pseudomistiche con fini divinatori. Questa svolta si ebbe grazie a Antoine Court de Gébelin, che, riferendosi ai mitici Libri di Thot/Ermete Trismegisto, fece risalire i tarocchi all’Antico Egitto. Un secolo fa (nei primi decenni del Novecento” la “Scuola francese” (precedentemente citata) cominciò ad essere soppiantata dalla “Scuola inglese”. In generale è molto più divertente giocarci che utilizzarli per predire il futuro 🙂

#Tarocchi