La maschera d'argento di Rosemary Jones

Torno nuovamente su queste pagine per parlarvi di un romanzo che pesca nella lore degli Arkham Files perchè mi ci sono proprio appassionato, passando da un cauto scetticismo all’attesa spasmodica che ne venga pubblicato uno nuovo. Questa volta è il turno di Maschera d’argento.

Se siete appassionati di horror e di cinema muto, vi piacerà moltissimo il romanzo di Rosemary Jones, “Maschera d’argento”, edito dalla Aconyte Books. Si tratta di un thriller ambientato negli anni ’20, che mescola elementi di mistero, occultismo e fantascienza, ispirandosi alle atmosfere del celebre film “Il fantasma dell’Opera” con Lon Chaney e naturalmente a papà Lovecraft (altrimenti non lo avremmo letto e recensito 🙂 n.d.r.)

“Maschera d’Argento” è pubblicato qui da noi da Asmodee Italia e fa parte della serie Arkham Horror. E’ ambientato quasi interamente nella città di Arkham, un luogo noto ai fan di Lovecraft per la sua vicinanza a mondi paralleli e malefici, nonchè portale eletto per il ritorno dei Grandi Antichi.

La storia ruota attorno a Jeany Lin, una truccatrice e costumista della Hollywood degli anni ’20, che si reca ad Arkham per lavorare sul nuovo film dell’enigmatico regista Sydney Fitzmaurice. La protagonista del film è Renee Love, sorella segreta di Jeany, collaboratrice e amante di Sydney. Nella sua ambizione di superare l’orrore dei popolari film di Lon Chaney, Sydney Fitzmaurice prepara sequenze oniriche soffuse di occultismo per Renee e i suoi coprotagonisti.

La maschera d'argento di Rosemary Jones
Lon Chaney ne Il Fantasma dell’Opera

Tuttavia capirete presto (e lo faranno anche i protagonisti) che non tutto è finzione cinematografica: la troupe sperimenta incubi ricorrenti, incidenti misteriosi e visioni impossibili nelle ore di veglia. Quando gli eventi prendono una piega sinistra e la gente sul set comincia a sparire come a ricalcare gli avvenimenti della sceneggiatura del film che stanno girando, Jeany è l’unica a capire che le ossessioni di Sydney non sono limitate a superare gli incassi dei film con Lon Chaney, ma anche e soprattutto a trasformare completamente l’audience mondiale delle sue opere filmiche conducendo l’intera nostra dimensione alla rovina. Non vi diciamo oltre per non rovinarvi i capitoli finali in cui farà capolino un’antagonista che gli amanti di H.P. Lovecraft conoscono fin troppo bene.

Lo stile di Rosemary Jones è straordinariamente fluido ed elegante. La storia mi ha preso subito e mi ha ricordato anche l’atmosfera (se siete cinefili come me) de L’ombra del vampiro con Malkovitch e Da Foe.

La maschera d'argento di Rosemary Jones

I personaggi sono davvero tutti ben delineati, dai protagonisti alle comparse, e i colpi di scena e le rivelazioni vengono dosate con maestrìa.

Insomma, si legge con gusto e ne si vuole di più.