Ven. Mag 3rd, 2024

Giacomo Santopietro è educatore ludico nonchè Team Principal della Cobblepot Games, la casa di produzione di giochi da tavolo dietro al pluripremiato (e pluridistribuito in tutto il mondo) Lettere da Whitechapel.

Ciao Giacomo, ci parli un po' di Cobblepot Games? Chi siete e come vi ponete sul mercato dei giochi da tavolo?

Cobblepot Games è uno studio di produzione, tra i leader a livello mondiale, specializzato in giochi da tavolo. Questo significa che ci poniamo tra l’idea dell’autore e la sua pubblicazione con un editore, curando ogni aspetto e dettaglio della sua produzione: dallo sviluppo dell’idea di gioco fino alla sua realizzazione grafica, dal playtesting all’ingegnerizzazione dei componenti. Come Cobblepot Games abbiamo pubblicato nel mondo più di 30 nostre produzioni.
In un mondo spesso polarizzato tra “bianco” o “nero”, capire la necessità di una figura che copra tutte le “sfumature di grigio” (senza alcuna allusione al famoso libro ????) non è immediato. Perché autori o editori dovrebbero aver bisogno di noi, se facevano da soli? Perché in questo modo dei professionisti sviluppano a tempo pieno il progetto senza essere distratti dai tanti altri compiti che ha normalmente un editore (o un autore, che spesso lavora nel tempo libero), permettendo così al gioco di esprimere tutto il suo potenziale.
Negli altri mercati dell’intrattenimento questo accade da una vita: per fare un esempio che tutti amiamo, Star Wars è stato possibile solo perché Lucasfilm ha curato ogni dettaglio, producendo la pellicola che nel 1977 è stata “pubblicata” dalla 20th Century Fox. Noi siamo il parallelo tabletop di quel team che ha permesso all’idea di George Lucas di diventare ciò che meritava. Può sembrare un’esagerazione, ma un gioco da tavolo di qualità necessità di decine di professionalità diverse per essere realizzato, quindi un team è indispensabile per garantire una buona riuscita della produzione.

Come si è creata la vostra squadra e quali sono state le pubblicazioni con cui avete esordito?

Cobblepot Games esordisce ufficialmente nel 2012, pubblicando Collapsible D: i Momenti Finali del Titanic™ finanziato grazie ai pre-ordini di giocatori da tutto il mondo (all’epoca il crowdfunding, il “finanziamento dal basso”, nel mondo del gioco da tavolo non era ancora comune). Da lì a poco abbiamo pubblicato anche Lettere da Whitechapel™ con Giochi Uniti, seguito da altri 11 importanti editori internazionali, per altrettante traduzioni che hanno reso il gioco un successo in tutto il mondo.
Ma il team di lavoro di Cobblepot Games ha un’esperienza che va ben oltre il decennale: lavoriamo come game designers professionisti dal 2004, quando grazie a Gabriele Mari sono usciti prima Garibaldi: la Trafila e poi Mister X: in Fuga per l’Europa con Ravensburger. Se consideriamo invece la carriera di Gianluca Santopietro, che è mio padre prima di essere uno dei miei collaboratori, risaliamo invece agli anni ‘90, quando lavorava in Stratelibri per pubblicare tutti i migliori giochi di ruolo di quel periodo e Magic the Gathering. Posso dunque essere considerato un “figlio d’arte”, visto che grazie a papà ho avuto la fortuna di passare la mia infanzia vedendo produrre decine di giochi da Giovanni Ingellis, uno dei capostipiti del mercato italiano, a cui ora è giustamente tributato uno dei padiglioni principali di Lucca Games.

Attualmente quali giochi state realizzando (se puoi dircelo ????) e quali sono stati i vostri più grandi successi?

Abbiamo ottenuto l’attenzione di critica e pubblico grazie a Lettere da Whitechapel™, che rimane tuttora un grande successo ed è considerato uno dei migliori prodotti del suo genere. Nel mercato generalista invece, molti ci hanno conosciuto con Raccontami una Storia™, che grazie a Pendragon Game Studio e la catena di supermercati Conad è stato distribuito in più di 100.000 copie solo in Italia.
Recentemente siamo stati protagonisti di attenzioni mediatiche grazie alla pubblicazione del gioco ufficiale delle celebrazioni dantesche, Dante Alighieri: Comedia – Inferno™: pubblicato grazie a Gradara Innova e Top Hat Games, del gioco ha parlato anche il TG2. Abbiamo avuto l’attenzione di molti giornalisti anche grazie a La Casa de Papel: Behind the Mask™, il gioco dedicato alla famosissima serie Netflix pubblicato da Clementoni.
Un’azienda come Cobblepot Games, per sostenersi, produce decine di titoli contemporaneamente, quindi nell’immediato futuro vi aspettano molte novità! Molte cose non le possiamo rivelare, ma alcune possono diventare pubbliche. È noto agli appassionati più attenti che abbiamo prodotto il “reboot” di Zargo’s Lords™, il padre di tutti i giochi da tavolo fantasy italiani, ideato alla fine degli anni Settanta dal maestro Marco Alberto Donadoni: è il progetto più ambizioso mai prodotto da Cobblepot Games, per pubblicarlo quindi siamo in contatto con alcune delle principali aziende di gaming europee, nella speranza di poter rivelare al più presto tutti i retroscena. Zargo’s Lords™ è disponibile in stanze private su Tabletop Simulator (un’applicazione che permette di giocare virtualmente i giochi da tavolo e i prototipi) per i giocatori che vogliono contribuire testando il prodotto in anteprima.
Un progetto che presto sarà disponibile è Vincent: nel Paese dei Quadri™, un gioco biografico sul famoso pittore Vincent Van Gogh: non possiamo ancora rivelare i dettagli, ma il gioco di Ivan Gariboldi e Gianluca Santopietro è già sotto contratto con un editore e a breve colorerà le tavole dei giocatori italiani.
Un altro titolo biografico attualmente in piena fase di lavorazione a cui teniamo molto è Maranello™, ispirato dalla carriera professionale di Enzo Ferrari, “il Drake” che con la sua scuderia ha rivoluzionato il mondo. Stiamo raccogliendo ora le adesioni al playtesting digitale per gli utenti Tabletop Simulator, aperto a chi scrive a careers@cobblepotgames.com.
Per finire, vi diciamo che stiamo per consegnare due prodotti eccezionali, ma “top secret”: uno è legato a uno dei nostri prodotti principali, citato più volte in questo articolo, mentre l’altro è un gioco su licenza di un anime famosissimo in tutto il mondo! ????

Parlateci un po' delle varie declinazioni che assume il vostro lavoro! Leggiamo sul menù del vostro sito web voci come Educatori Ludici e Prototype Review. Ci dite di cosa si tratta?

L’attenzione di Cobblepot Games è sempre sulle sue produzioni, che si dividono tra giochi Sir Chester Cobblepot se sono altamente tematici, oppure Young Cobblepot se sono creativi, ma ci sentiamo moralmente ed eticamente impegnati su attività legate alla cultura del gioco.
Per questo ho incaricato Gabriele Mari di aprire un dipartimento denominato Professor Cobblepot per seguire progetti di gioco strutturato come strumento educativo. Questo ci ha messo in connessione con La Pieve, importante cooperativa sociale del nostro territorio, di cui siamo attualmente consulenti ludici, e abbiamo creato il corso formativo Educatori Ludici, affiancato anche dal corso Operatore Ludico in collaborazione con il CSI: l’idea è quella di insegnare come il mondo dei gioco da tavolo possa fornire strumenti educativi efficaci, che conducano a risultati misurabili e osservabili. Portare i giochi in ambienti educativi sociali e nelle scuole è fondamentale per divulgare efficacemente il nostro hobby: non è un caso che la Germania, dove il gioco da tavolo è già considerato comunemente come un piacevole strumento multigenerazionale per passare del tempo in famiglia, sia uno dei paesi leader in Europa per il mercato del gioco da tavolo.
Prototype Review è invece il gruppo di lavoro che ci aiuta a valutare i tanti progetti e prototipi che aspiranti autori o game designer professionisti ci inviano per valutarne la produzione. Questo team ha contribuito a creare importanti premi di game design come il Nerd Play Award, che ha già permesso a vari autori italiani inediti di essere pubblicati. Se qualcuno ha delle idee di gioco che vuole farci valutare, le può inviare a careers@cobblepotgames.com: possono essere anche idee grezze, basta che chi le invia sia dotato di capacità di lavoro in squadra e sia armato di tanta pazienza!

Vediamo, sempre dal vostro sito, che siete soliti realizzare Kit Recensione per le vostre produzioni. Qual’è il vostro rapporto con le recensioni?

Come Cobblepot Games siamo sempre interessati a un confronto e a un dialogo con i nostri giocatori, ma anche con influencer, critici e recensori. Per questo ci fa piacere condividere dettagli e retroscena di ogni nostro gioco, anche per permettere di apprezzare il tanto lavoro che c’è dietro a ogni singola scelta. Il Kit Recensione è un pacchetto di immagini e testi che realizziamo per ciascuno dei nostri progetti, che permette di avere materiale informativo aggiuntivo sul gioco, molto utile per chi vuole scrivere un articolo o una recensione.
Nella mia lunga carriera nel mondo del gioco, che come dicevo prima ho vissuto fin da bambino, ho avuto molteplici esperienze come dimostratore professionista e come recensore, quindi conosco molto bene le difficoltà che vivono coloro che si occupano della divulgazione di questo hobby.
Fare un’analisi accurata di un gioco richiede molto tempo: contestualizzarlo correttamente richiede di provare il gioco più volte, va dedicato tempo alla “ludografia” (nell’accezione “bibliografica” del termine, ovvero la ricerca e l’analisi dei prodotti di riferimento) e alla conoscenza del mercato di riferimento. Questo impegno non è ripagabile dai budget che il mercato del gioco da tavolo può investire nel marketing attualmente, portando sfortunatamente capaci opinionisti a lasciar perdere mentre i “leoni da tastiera” prendono il sopravvento, spacciando opinioni personali come leggi di mercato: questo è un fenomeno che spesso affligge gli editori italiani.
Recentemente ho avuto la fortuna di parlare con uno dei migliori sommelier d’Italia e questo incontro mi ha permesso di avere una nuova prospettiva sull’argomento. Il sommelier, nel mondo del vino e delle bevande (che con il gioco da tavolo condivide l’approccio “slow”), è una persona che possiede competenze trasversali: è in grado di effettuare analisi dettagliate delle caratteristiche del prodotto, determinandone qualità e difetti, ma è suo compito anche individuare il consumatore adatto e, soprattutto, trovare il giusto abbinamento per valorizzarlo. È una vocazione, ed esercitarla a livello personale o lavorativo richiede dei corsi professionali. È presto per il mondo del gioco da tavolo, ma credo che il futuro dei vari blog, siti e canali di giochi da tavolo premierà coloro che avranno un approccio severo ma costruttivo, in cui l’opinione verrà sostituita da un’analisi tecnica dettagliata che genera consapevolezza.
Bisogna abbandonare la posizione secondo cui siamo tutti destinati a giocare i bestseller di Rosenberg, così come non tutti siamo chiamati ad apprezzare i capolavori cinematografici di David Lynch: ci saranno tanti utenti che vorranno giocare ad altro, e non per questo sono migliori o peggiori di noi. Come tutti, anche io detesto alcuni giochi da tavolo in cima alle classifiche di apprezzamento dei giocatori appassionati (ma non vi dirò mai quali ????) e nascondo alcuni guilty pleasure, ovvero giochi considerati “brutti” che mi divertono. Però consiglierei alcuni giochi che non mi piacciono a persone che reputo nel target corretto di quel prodotto, mentre non darei per buono a priori un gioco che amo. È difficile tributare il giusto valore a una cosa che non ci piace, ma proprio perché è difficile è importante.
L’approccio che avete dimostrato con ilgiocointavolo.it (n.d.r. GRAZIE!!) è sicuramente corretto e va in questa direzione, per questo sono contento che abbiate voluto fare questa chiacchierata. La contestualizzazione è fondamentale, le persone necessiteranno sempre di più di una guida nel proprio percorso ludico, una “dieta per la mente” personalizzata che sarà facile se fatta da un “nutrizionista”, ovvero un informatore capace ma, soprattutto, paziente. Vi auguro dunque di avere una grande pazienza, che vi porti a una lunga carriera.
Buon divertimento!

#cobblepot games