Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori

Abbiamo sottoposto un set di 3 domande un pochino provocatorie a tutti gli editori di giochi da tavolo che hanno simpatizzato con noi e con la nostra mission fin da quando ci siamo affacciati sul web e che hanno voluto dedicarci un po’ del loro tempo in un periodo (quello pre-natalizio) di solito per loro molto indaffarato. Diamo un’occhiata quindi a questi giochi da tavolo 2019…

Ne e’ risultata un’intervista collettiva che sara’ aggiornata periodicamente con nuovi interventi e che puo’ fornirci uno spaccato dello stato attuale del mondo dei Giochi da Tavolo e di come ha intenzione di espandersi verso il pubblico di chi non ha mai giocato.

ilgiocointavolo.it:: Il mondo dei Giochi da Tavolo, a giudicare dai social che monitoriamo costantemente e rappresentano il nostro punto di osservazione preferenziale, e’ ancora prerogativa di pochi e fedeli appassionati che frequentano piu’ o meno costantemtente i punti di ritrovo fisici e le fiere/manifestazioni. Noi di ilgiocointavolo.it immaginiamo che questo sia un dato oggettivo anche per voi e che sareste oltremodo contenti di espandere il mercato nei confronti di utenti alle prime armi dislocati su un territorio piu’ vasto :). Immaginiamo correttamente?

Kaleidosgames: Il mondo dei giochi da tavolo e’ cresciuto enormemente negli ultimi anni, quindi non e’ affatto prerogativa di pochi e fedeli appassionati. Quelli costituiscono, per lo piu’, il mercato dei gamer che, per quanto importanti, non rappresentano il grosso del pubblico. La crescita del mercato non e’ stata portata dai gamer ma dai casual player.

ErgoLudo Editions: Certo, il mercato in crescita e’ un obiettivo di qualsiasi editore. Il gioco da tavolo e’ ancora un prodotto di nicchia, in Italia, ma in costante crescita.

Ci vuole tempo e pazienza, il passaparola e’ il miglior veicolo pubblicitario, al momento. Per avvicinare nuovi utenti non abituati a giochi complessi e’ necessario il prodotto giusto, ed e’ per questo motivo che inaugureremo presto una nuova linea di giochi veloci e divertenti, immediati per tutti. Il primo titolo sara’ Ensemble e lo abbiamo presentato alla scorsa fiera di Lucca.

Uplay.it: Ovviamente si’, anche se pensiamo che il bacino di utenti si stia allargando sempre di piu’ abbracciando un pubblico sempre meno ristretto. Come in tutte le cose, nei gruppi social e alle fiere la maggior parte degli utenti sono veri appassionati, ma cio’ non toglie che esista anche un grosso bacino di fruitori che sono al di fuori di questi canali (anzi, capita anche che vengano bullizzati se provano a entrare in tali canali, perche’ magari fanno domande ingenue o esprimono apprezzamento per il Monopoli di turno).

Questa costituisce comunque una fetta di mercato, che acquista giochi da tavolo magari piu’ occasionalmente (spesso si tratta di titoli di peso medio/basso che possono proporre ai loro amici e parenti), ma che contribuisce comunque alla diffusione del gioco da tavolo.

dVGiochi: Dissentiamo da questa affermazione: i giochi da tavolo non sono piu’ soltanto appannaggio dei giocatori. I nostri dati dicono che la crescita piu’ forte del nostro mercato non sta avvenendo tra i giocatori esperti, ma tra le famiglie. Ci permettiamo di aggiungere che i social network offrono un punto di vista incompleto: mostrano i contenuti piu’ vicini agli interessi personali e fanno da cassa di risonanza alle minoranze. L?opera di divulgazione, che noi e altri player del settore abbiamo avviato nell?ultimo decennio, sta portando risultati sorprendenti; tutte le nostre risorse sono mirate all?espansione del mercato e al raggiungimento di nuovi pubblici.

CranioCreations: Certamente ci auguriamo un allargamento del mercato e speriamo che il gioco da tavolo riesca ad uscire dalla sua nicchia. In parte questo fenomeno si sta giu’ verificando, e lato nostro intendiamo portare avanti tutte le iniziative necessarie per rendere il gioco un hobby per tutti. Da diversi anni presentiamo un catalogo molto eterogeneo che possa rispecchiare i gusti dei giocatori, ma anche di neofiti, famiglie e ragazzi. Inoltre, organizziamo moltissimi appuntamenti di gioco in negozio, sfruttando la partnership con i negozi fisici e puntando sulla loro rete territoriale per raggiungere piu’ persone possibili. L’utilizzo dei social media e’ poi un veicolo molto utile, se ben utilizzato, per raggiungere fette di mercato ancora inesplorate.

The OP – usaopoly: We agree that it would be wonderful to see more people enjoy tabletop games and board games in a broader space. Games are for everyone! There are so many more people being introduced into gaming every day and with all the new games that are coming out, we are seeing new markets pick up games which will help reach more audiences. Making games that are inclusive and inviting are a good trend that is heading into the future for more people to play games and open up a board game for game night.

La voce degli editori 2019/2020 7GiochiUniti: Nel corso degli ultimi anni il Mondo del gioco da tavolo e’ uscito dalla sua nicchia e ha iniziato a farsi conoscere da un pubblico piu’ vasto. Questo e’ un fenomeno dimostrato da numerosi indicatori, tra i quali, spicca la crescita registrata nel settore negli ultimi anni. Giochi Uniti, grazie a un catalogo ampio e in grado di soddisfare i giocatori piu’ di versi, si e’ resa protagonista di questo processo. Sono state investite molte risorse per promuovere il gioco da tavolo e trasmettere la passione per questo fantastico hobby a piu’ persone possibile. Ci stiamo riuscendo, ma la strada e’ ancora lunga.

La voce degli editori dei giochi da tavolo 2019/2020Oliphante: Il “questionario” mi sembra molto orientato a promuovere l’importanza della comunicazione via social. Pur apprezzando lo strumento e riconoscendone il valore, credo che la “fisicita'” del toccare e provare un gioco sia l’elemento in definitiva piu’ importante. Direi che dalla conoscenza all’acquisto di un gioco intervengono due fasi, quella dell’informazione e quella del test. Sulla prima fase molto puo’ il social, nella seconda non si puo’ prescindere da un luogo fisico che faccia giocare. puo’ essere un negozio di giochi o una ludoteca o i ludocafe’ della piu’ diversa natura. E’ su questa fase che siamo molto arretrati, numericamente e culturalmente. Penso che tutto il movimento ludico dovrebbe spingere in questa direzione (n.d.r. ci stiamo attivando anche noi di ilgiocointavolo.it!). Che si aprano negozi, ludoteche pubbliche e private, pub e locali che insieme alle somministrazioni diano la possibilita’ di giocare. Uno strumento non esclude l’altro, ma tutto dovrebbe convergere verso la creazione e la stabilizzazione di luoghi fisici, i piu’ diversi, dove poter giocare.

La voce degli editori dei giochi da tavolo 2019/2020 3playaGame: Non sono del tutto d’accordo con quanto hai affermato. Prima di tutto i social network offrono una visione molto parziale e ristretta del mondo attuale dei GDT, in secondo luogo, i dati in nostro possesso indicano un ampiamento del mercato nel settore dedicato ai bambini ed alle famiglie.

I titoli presenti nel nostro catalogo cercano di rispecchiare le richieste di questa fetta di mercato in grande crescita, prendo come esempio il nostro Jurassic Snack (e la linea di giochi che lo segue) che, per noi piccoli editori, sta facendo numeri da capogiro.

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 1Cosmic Games: La risposta e’ ovviamente si, per questo motivo e per queste finalita’ utilizziamo due strumenti: un gruppo di volontari, i “Cosmic Ranger”, che si occupano di fare demo e organizzare tornei nei negozi fisici su tutto il territorio, e poi la rete con le sue possibilita’, attraverso tutorial, recensioni e unboxing realizzati o direttamente da noi o da vari gruppi che collaborano con noi.

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 4Asmodee Italia: La nostra esperienza ci dimostra invece che il pubblico si e’ molto allargato e diversificato e non comprende soltanto i gamer, certo c’? ancora tantissimo lavoro da fare e di conseguenza tantissima possibilita’ di crescita, ma il pubblico e’ estremamente pronto e ricettivo a entrare nel mondo dei giochi da tavolo. Quello che noi ci proponiamo, e che fa parte della nostra mission, e’ creare una cultura del gioco da tavolo in Italia.

Anche per questo partecipiamo a fiere non strettamente legate al gioco da tavolo,come ad esempio il Salone del Libro a Torino. Organizziamo poi eventi di dimostrazione dei nostri giochi all’interno dei negozi di giocattoli, dove facciamo conoscere e provare i nostri party games (come Dobble, ad esempio) anche a persone che non hanno mai giocato. L’entusiasmo che riscontriamo in queste occasioni e’ incredibile.

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 8Ares Games: Sicuramente e’ molto piu’ facile, rispetto a un tempo, entrare in una libreria, o in un negozio non specializzato, e trovare dei “veri” giochi da tavolo e non solo i classici da supermarket.

Cio’ nonostante, a oggi i canali di accesso che permettono di conoscere il nostro hobby sono ancora – relativamente – limitati, anche perche’ la maggior parte degli editori sono aziende di piccole dimensioni, che hanno la possibilita’ di fare poco di piu’ che costruire una presenza social o partecipare alle fiere. Quindi certamente tutte le iniziative che possono aiutare a far conoscere il mondo dei giochi da tavolo sono le benvenute.

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 11Devir Italia: Grazie per questo spazio! Certo, ovviamente piu’ persone giocano, piu’ compagni di gioco possiamo avere! E’ esattamente il nostro obiettivo e lo stiamo dimostrando sia con la linea Bambini che con quella Famiglia. Selezionando tra i migliori titoli dei nostri partner in tutto il mondo sono spuntate perle come Labirinto Magico di Drei Magier e Luxor di Queen Games, entrambi titoli atti proprio ad avvicinare al gioco da tavolo senza troppe esigenze!

ilgiocointavolo.it:: Naturalmente al giorno d’oggi abbondano le distrazioni digitali, ma non si puo’ negare che nel mercato dei Giochi da Tavolo ci sia una certa ripetitivita’ nelle ambientazioni e nelle meccaniche per non parlare (in casi sporadici) di eccessiva macchinosita’ e che anche queste caratteristiche rapprsentino un ostacolo all’acquisto.
Come vi approcciate alla scelta dei giochi da pubblicare o eventualmente da supportare nella produzione che non siano dei semplici filler?

Kaleidosgames: Per quanto ci riguarda noi seguiamo una strategia molto semplice: per quanto possibile puntiamo su titoli potenzialmente di lungo respiro sul mercato e non ce ne frega nulla di avere un titolo con una vita inferiore ai 6 mesi.

Anche per questo motivo, fino ad oggi, non abbiamo mai pensato di utilizzare Kickstarter, che e’ ormai una piattaforma di preordini e non piu’ di crowdfunding.

Un esempio pratico: VektoRace. Un anno e mezzo di sviluppo, centinaia di playtest in giro per l?Italia, una community di appassionati in costante crescita. Dall?uscita di VektoRace sono stati pubblicati decine e decine di titoli nuovi. La stragrande maggioranza di questi non vedra’ una seconda edizione e molti resteranno chiusi in qualche libreria a prendere polvere, magari mai giocati, ma esposti sui social come bottini.

Noi si sta lavorando alla nuova edizione come fosse una novita’ e non abbiamo in programma a brevissimo un altro titolo di peso, perche’ prima vogliamo far maturare per bene quello che abbiamo realizzato lo scorso anno, con tanta cura e tanto impegno. Questo richiede tempo, perche’ la qualita’ la si ottiene solo lavorando.

L’eccessiva ripetitivita’ delle meccaniche non e’ un problema di chi produce, ma di chi acquista e la cosa, nuovamente, riguarda molto di piu’ i gamer che il resto del mercato. Quando i gamer la smetteranno di acquistare bulimicamente solo per gonfiare la loro collezione di titoli, i produttori dovranno tornare a progettare giochi dalle solide meccaniche.

Se i giochi continueranno ad essere giudicati per la quantita’ delle miniature anziche’ per qualita’ delle regole, il mercato continuera’ sfornare titoli usa e getta? Si tratta della vecchia, ma sempre attuale regola della domanda e dell’offerta. Se chi compra lo fa sulla base di una bella immagine o di una bella miniatura, magari pagando con mesi e mesi di anticipo su kickstarter, con tutta probabilita’ ricevera’ una scatola con belle immagini, belle miniature e, di tanto in tanto, anche belle regole.

ErgoLudo Editions: Potrei rispondere che gli editori pubblicano quello che il pubblico chiede, quindi se si nota ripetitivita’ in certe meccaniche o ambientazioni e’ perche’ si tende ad andare sul sicuro. Pero’ ci sono stati diversi tentativi nuovi e coraggiosi negli ultimi anni, impensabili finno a 5-6 anni fa. Il mercato e’ cambiato moltissimo negli ultimi dieci anni, anche quello che ci sembra ripetitivo e’ in realta’ offerto in modo differente. La Ergo Ludo comunque cerca e cerchera’ sempre di offrire qualcosa di innovativo o differente. E’ uno dei nostri obiettivi. Anche il prossimo party game ha elementi innovativi, cosi’ come i prossimi giochi per esperti avranno caratteristiche nuove per ambientazione o per meccaniche di gioco. Ci proviamo sempre.

Uplay.it: I giochi che proponiamo sono quasi sempre pensati per soddisfare anche la categoria di utenti di cui sopra, per cui spesso sono family game, o comunque hanno un peso contenuto, in modo che possano essere proposti anche a chi ha meno esperienza con i giochi da tavolo.

Oltretutto, con un mercato cosi’ saturo e la frenesia della novita’, e’ sempre piu’ difficile che un gioco venga giocato molte volte, il che porta a orientarsi molto su giochi immediatamente apprezzabili, piuttosto che al “cinghiale” ( un gioco particolarmente ricco di materiale, dal regolamento lungo e complicato n.d.r.) profondamente strategico che inizi a capire solo alla decima partita (giochi che, tra parentesi, personalmente adoro). (n.d.r. Anche noi!!).

dVGiochi: Anche su questo punto abbiamo una visione diversa. A nostra opinione, mai come nell’ultimo decennio stiamo assistendo a un’esplosione di creativita’ nel game design, sia per quanto riguarda le ambientazioni e sia per quanto riguarda le meccaniche. Per gli utenti alle prime armi ci sono numerosi ostacoli all?acquisto, ma tra questi, sempre secondo il nostro punto di vista, le meccaniche non stanno proprio al primo posto.

Fatta questa premessa, possiamo sicuramente affermare che il nostro mercato sta vivendo una fase di surplus dell’offerta. Il nostro settore, caratterizzato da basse barriere di ingresso, sta crescendo a ritmi sostenuti: il risultato ? un numero sempre piu’ elevato di editori e player del mercato. Ognuno cerca di riempire il catalogo per rispondere alla domanda bulimica di giochi o piu’ semplicemente per arricchire il proprio parco titoli e conquistare maggiore visibilita’, sfruttando l’hype del momento. La ripetitivita’ nelle ambientazioni e nelle meccaniche la diretta conseguenza di questo processo, in cui si punta alla quantita’ a discapito di qualita’ e innovazione. dV Giochi ha scelto, nell?ultimo anno, di discostarsi da questi meccanismi, per perseguire la missione di divulgazione che da sempre costituisce il suo motivo d’essere e che risponde al nostro decennale payoff Tutti vogliono giocare.

CranioCreations: Essendo sul mercato da 10 anni, ormai abbiamo una rete consolidata di partner tra gli editori esteri, e nel caso delle localizzazioni, guardiamo per prima cosa ai loro cataloghi, di cui ci fidiamo.

Poi ovviamente le fiere internazionali sono le occasioni principali per provare e scoprire nuovi giochi che possano essere appealing per il mercato italiano. Il riscontro di pubblico in quelle occasioni e’ un buon indicatore per la scelta dei giochi. Abbiamo inoltre la fortuna di avere nel nostro gruppo Simone Luciani, game designer di fama internazionale, che ci aiuta nella selezione dei titoli, oltre che affidarci le sue nuove creazioni. 

The OP – usaopoly: We create games that have a story and are fun to play. We choose games that play for a wide audience and will be able to be played again and again. Even with licenses that are based around a movie, creating a game that has staying power, fun to play and tells a story is important for us.

We came out with the Die Hard: Nakatomi Heist board game this year, which plays right along side the classic Die Hard movie. This is a fun game that has its own mechanics, solid game components and plays up the theme of the world it is in.

With games like that, and even ones such as our Harry Potter: Hogwarts Battle which plays through the classic Harry Potter movies, having games that will be around, support the brands and licenses they are is what we want to do as a company and why we have been able to keep making games for 25 years.

La voce degli editori 2019/2020 7GiochiUniti: Non si puo’ negare che sia ormai possibile trovare un gioco da tavolo praticamente su qualunque tema immaginabile. Dato che si tratta di un settore in cui la creativita’ e’ un asset cruciale, non c’e’ da stupirsi se autori ed editori di tutto il mondo si sono sbizzarriti durante lo sviluppo dei propri prodotti.

Ciononostante, e’ altrettanto vero che esistono dei temi che nel mondo del gioco da tavolo ricorrono con maggiore frequenza; basti pensare al fantasy medievale. Tuttavia, questo piu’ che a una mancanza di creativita’ degli operatori, e’ piu’ imputabile alla capacita’ del mercato di assorbire prodotti con temi meno convenzionali. Un discorso simile puo’ essere fatto per le meccaniche; ce ne sono di ogni tipo, ma alla fine sono alcune si diffondono su vasta scala.

Nel corso del suo lavoro di sviluppo editoriale, Giochi Uniti cerca di inserire nel proprio catalogo giochi che abbiano un’identita’ chiara, e che stimolino l’aggregazione e la socialita’ tra i giocatori. In fondo, la parte piu’ affascinante di questo meraviglioso hobby e’ proprio la sua capacita’ di portare le persone attorno ad un tavolo, offrendo un’interazione dall’alta componente sociale.

La voce degli editori dei giochi da tavolo 2019/2020Oliphante: Quando parli di distrazioni digitali, ambito in cui non sono per niente ferrato, ho comunque l’impressione, quasi una certezza, che questi strumenti siano principalmente di uso individuale e da questo punto di vista io ne do un giudizio non positivo; sempre se usati in modo esclusivo e ossessivo.

Il gioco da tavolo come lo intendo io e’ strettamente connesso alla convivialita’ e il fatto di giocare insieme e’ una molla importante di trasmissione di conoscenze ludiche oltre che un incentivo a socializzare.

Quanto alla ripetitivita’ nelle ambientazioni e nelle meccaniche, questo e’ dovuto principalmente all’enorme iperproduzione che determina una serie di conseguenze negative, a partire dalla difficolta’ di presentare e far apprezzare anche giochi “belli” che vengono sommersi dalla marea di prodotti. E’ comunque inevitabile che esistano delle “copie” piu’ o meno consapevoli e che spesso, trovato un filone che funziona ci si butti tutti a capofitto.

Per quanto riguarda la scelta dei giochi, essendo noi prevalentemente distributori e/o “localizzatori”, la filosofia che seguiamo non e’ quella di rincorrere giochi come cani da tartufi, ma quella di individuare dei partner con cui condividere scelte che in buona parte ci accomunino. E’ sicuramente il caso di Kaleidos Games, ma anche della francese Gigamic di cui siamo partner da 28 anni.


E’ ovvio che non tutti i giochi riescono col buco come le ciambelle, ma, se uno pensa a giochi astratti non puo’ prescindere da Quarto! o Quoridor che, a distanza di lustri hanno superato il milione di pezzi venduti.

La voce degli editori dei giochi da tavolo 2019/2020 3playaGame: Su questo invece mi trovi perfettamente d’accordo e penso che il mondo del gioco sia cambiato molto negli ultimi anni, la grafica e la componentistica ha un ruolo sempre piu’ importante e le implementazioni digitali saranno sempre piu’ presenti. Ma questo non lo vedo come un “problema” ma come una possibilita’.

Anche se si nota una certa ripetitivita’ in alcuni autori/editori, dal canto nostro, essendo dei “localizzatori”, siamo riusciti a legarci a case editrici estere che puntano molto alla qualita’ del gioco, intesa soprattutto come eleganza e linearita’ del regolamento, ed all’originalita’ dei prodotti. Tornando quindi alla risposta precedente, cerchiamo di prendere il meglio dai nostri partner per poter soddisfare le richieste di un mercato in grande espansione.

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 1Cosmic Games: Tendiamo a preferire giochi “su licenza”, cioe’ ambientati in universi noti legati a film, videogame, serie televisive e fumetti

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 4 Asmodee Italia: Facciamo un’attenta selezione dei giochi da inserire nel nostro catalogo: tantissimi vengono scartati, siamo noi i primi a doverci un po’ innamorare di un gioco per poterlo proporre sul mercato.

Abbiamo inoltre la fortuna di lavorare con studios e partner che rappresentano un’eccellenza nel mondo dei giochi da tavolo e che ci stupiscono ed entusiasmano con le loro proposte.

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 8Ares Games: Siamo di fronte a un flusso di giochi di oltre 2000 titoli all’anno, quindi credo sia inevitabile che si abbia costantemente un senso di “giu’ visto” e innovare risulta sempre piu’ difficile.

Noi cerchiamo di avere sempre presente che il nostro “prossimo gioco” non puo’ semplicemente essere un nuovo frullato di meccanismi giu’ visti, ma deve avere una scintilla in piu’.

Il nostro punto di partenza e’ quasi sempre l’elemento tematico – il gioco deve essere in grado di riflettere in modo adeguato il proprio tema, e molti dei nostri giochi di maggior successo, come LA GUERRA DELL’ANELLO o BATTLESTAR GALACTICA sono, di fatto, costruiti intorno al tema. Ricerchiamo, ovviamente, anche innovazione sotto il profilo delle meccaniche, e delle componenti (non sono molte le aziende a produrre modelli pronti da giocare come quelli delle nostre linee WINGS OF GLORY, SAILS OF GLORY o BATTLESTAR GALACTICA). Ma l’attenzione alla tematicita’, senza dimenticare ovviamente la giocabilita’ (non cerchiamo simulazioni ingiocabili) e’ certamente uno dei nostri tratti distintivi.

Giochi da tavolo 2019: la voce degli editori 11Devir Italia: Fortunatamente, con 30 anni di attivita’ in tutto il mondo, Devir puo’ vantare un team di produzione al passo con il mercato in ogni sua sfaccettatura. Il Sig. Esbri (David Esbri Molinas) ed il Sig. Garriga (Xavi Garriga), i nostri product managers, scelgono i prodotti per l’Italia con la massima cura e attenzione per un mercato che deve ancora realmente sbocciare.

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